Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere – Notiziario del 3 DICEMBRE 2013

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PAC

Con la riforma della Pac più equità, più spazio ai giovani agricoltori e all’ambiente

Ammontano a circa 6 miliardi di euro l’anno, in media, i fondi che per i prossimi 7 anni l’Italia incasserà dalla nuova Pac, 4 miliardi per gli aiuti diretti e 2 per lo sviluppo rurale. Con il voto del 20 novembre scorso che ha sancito l’approvazione della riforma della Politica agricola comunitaria si delineano all’orizzonte nuovi scenari per l’agricoltura del futuro.

E’ vero, rispetto a trent’anni fa, quando i sussidi della Ue all’agricoltura rappresentavano il 70% dell’intero bilancio comunitario, oggi gli aiuti si sono ridotti a un più modesto 40%, ma è altrettanto vero che le novità contenute nel documento che resterà in vigore fino al 2020 sono di spessore. “A cominciare dall’equità – ha dichiarato in una nota Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo – perché da ora in poi gli aiuti premieranno le aziende prima escluse a svantaggio di chi, di aiuti, ne riceveva troppi. Ed è previsto un maggiore rispetto dell’ambiente, un aiuto obbligatorio a tutti gli agricoltori europei che hanno meno di 40 anni e soprattutto, i fondi saranno assegnati esclusivamente agli agricoltori professionali”.

Tutto bene allora? Non proprio. De Castro riconosce che non è in toto la politica agricola desiderata perché manca la componente destinata al sostegno alla ricerca e all’innovazione “ma contrariamente al passato – ha concluso – questa volta è il Sud dell’Europa e non il Nord a trarre i maggiori vantaggi”.

 

SUINI

Lotta all’Italian Sounding. Grazie alla norma “ex officio”
bloccati in Inghilterra falsi Prosciutti San Daniele Dop

La clausola “ex officio” contenuta nel Pacchetto Qualità approvato il 21 giugno dello scorso anno a Bruxelles, sta dando i suoi frutti anche nel settore della salumeria Dop. Nelle scorse settimane infatti, in Inghilterra, è stata bloccata la vendita di un falso prosciutto San Daniele.

Dopo aver avuto la segnalazione di vendite online su un sito che fa capo a un’azienda inglese di prosciutti che abusavano della denominazione Prosciutto di San Daniele, il Consorzio di tutela si è immediatamente attivato con l’Ispettorato per il controllo della qualità e la repressioni delle frodi del ministero delle Politiche agricole e ha sollecitato le autorità Inglesi competenti le quali, dopo aver verificato l’infrazione, hanno proceduto a far cessare l’attività illecita.

Intanto l’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) e l’Ivsi (Istituto valorizzazione salumi italiani) hanno organizzato un’iniziativa a Hong Kong per promuovere i salumi italiani. Oltre ai numerosi eventi organizzati, sono state stampate 15mila copie di una brochure con la descrizione delle caratteristiche e delle qualità organolettiche dei salumi che sono state distribuite in occasione di tutte le attività promozionali svolte.

 

AMBIENTE

Presto via libera al biometano. Soprattutto nell’autotrasporto attese grandi opportunità

Mancano ancora le firme del ministro per le Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, e del ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando. Ma il decreto sul biometano è già stato siglato da Flavio Zanonato, titolare del dicastero dello Sviluppo economico. Una volta perfezionato l’iter con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, nei trasporti e nelle reti del gas si potrà finalmente avviare un processo di incentivazione del biometano atteso da oltre due anni.

Se gli incentivi previsti nel decreto non sembrerebbero economicamente molto attraenti per la vendita del biometano da riscaldamento, diverso il ragionamento per il trasporto, rispetto al quale sarebbe previsto anche un bonus aggiuntivo a favore dei produttori di biogas che si occupano della distribuzione. In Italia, nel 2011, secondo uno studio del Cib (Consorzio italiano biogas) il 99,9% di biocarburanti sono stati ottenuti con materie prime di importazione e il costo che gli italiani dovrebbero sostenere da qui al 2020 con l’utilizzo del 10% di biocarburanti, ai prezzi attuali, sarebbe di oltre 3,5 miliardi di euro. Un costo che il biometano prodotto in Italia potrebbe ridurre drasticamente: contribuendo infatti ai consumi per autotrasporto con 2,5 miliardi di metri cubi l’anno, da qui al 2020 si riuscirebbero a risparmiare 1,6 miliardi l’anno in biocarburanti di importazione.

Secondo l’Osservatorio Agroenergia 2013, il potenziale di biometano in Italia è di circa 5,6 miliardi di metri cubi l’anno, sufficiente per coprire dal 5 al 10% del consumo lordo nazionale di energia al 2020.