Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere – Notiziario del 17 DICEMBRE 2013

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Etichettatura carni

Più chiarezza in etichetta sulla provenienza delle carni

Il ministro per le Politiche agricole Nunzia De Girolamo si è detta molto soddisfatta per la decisione assunta in sede europea e ha garantito che si impegnerà affinchè la norma venga applicata nel nostro Paese al più presto. Stiamo parlando del Regolamento approvato nei giorni scorsi a Bruxelles dal Comitato permanente per la catena alimentare dell’Unione Europea, in base al quale gli operatori del settore avranno l’obbligo di indicare sulle etichette delle carni il luogo dove sono stati allevati e macellati gli animali. Per quanto riguarda invece l’origine, essa potrà essere inserita su base volontaria se la carne sarà ottenuta da animali nati, allevati e macellati nel medesimo Stato. Il provvedimento riguarderà le carni fresche, refrigerate o congelate suine, avicole e ovicaprine. Nei prossimi giorni la proposta sarà varata dalla Commissione ed entrerà in vigore a livello europeo il 1 aprile 2015.

Latte

Le previsioni mondiali puntano a un aumento della produzione

All’ultima edizione del World Dairy Summit Fil-Idf svoltosi a Yokohama (Giappone) è stato fatto il punto sulla produzione mondiale di latte. Secondo una nota di Clal, Società di consulenza del comparto lattiero-caseario con sede a Modena, il 2013 sta per essere archiviato con un aumento dei consumi pari a +2%, mentre l’andamento per il 2014 segnala alcune perplessità determinate dalle condizioni meteo che si verificheranno durante l’anno che sta per iniziare, dai consumi dei Paesi emergenti, dal valore di cambio del dollaro e dal dinamismo della produzione di latte cinese ed asiatica. Nel 2012 la produzione ha conosciuto un incremento del 2,2% raggiungendo i 770 milioni di tonnellate: 637 milioni solo di latte bovino, a cui si aggiungono 101 milioni/t. di latte di bufala e 32 milioni/t. di ovicaprino. Aumentano i consumi in Asia, Africa e SudAmerica, con la Cina a farla da padrone, visto che da sola assorbe circa un terzo del latte commercializzato. L’incremento demografico mondiale, parallelamente a quello del consumo di latte procapite stimato in 1-2 kg/anno, fa propendere gli analisti verso una previsione di aumento annuo della domanda oscillante tra i 15 e i 22 milioni di tonnellate/anno.

Suini

Nel terzo trimestre 2013 crolla la redditività di tutta la filiera

I dati pubblicati dal Rapporto trimestrale di Crefis (Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole) di Mantova preoccupano l’intero comparto. Nonostante il prezzo dei suini da macello (160-176kg) sia aumentato in media del 25% rispetto al trimestre precedente i mesi di luglio, agosto e settembre di quest’anno, le quotazioni hanno registrato un sostanziale allineamento (+1,1%) nel confronto con i valori incassati nel 2012. L’elaborazione del Centro ricerche evidenzia inoltre che nemmeno la diminuzione dei prezzi nazionali e internazionali del mais e la sostanziale stabilità di quelli della soia, sono riusciti a dare una boccata d’ossigeno alla redditività degli allevatori che è sì migliorata rispetto al secondo trimestre 2013 (+26,4%), ma non è riuscita a raggiungere il livello dello stesso trimestre dello scorso anno (-0,3%). Male anche l’andamento dei macelli sia per le cosce fresche destinate alla produzione di prosciutti Dop che per i lombi: la redditività rispetto al secondo trimestre di quest’anno ha segnato un -9,3%. Analoga situazione per gli stagionatori che assistono all’aumento dei prezzi delle cosce fresche e alla diminuzione di quelli legati al prodotto stagionato con un crollo della redditività compresa tra il -8% e il -9,3% a seconda del peso della coscia.

Export

L’intesa Wto semplificherà e velocizzerà le esportazioni

E’ stato approvato l’8 dicembre scorso, a Bali (Indonesia), uno storico accordo sulla liberalizzazione degli scambi commerciali. Lo rende noto l’agenzia Agrapress. “L’intesa Wto – ha dichiarato il Viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda al termine della IX Conferenza ministeriale dell’Organizzazione – sigla un accordo multilaterale sul commercio che mancava da vent’anni e che poggia sulla firma di ben 160 Paesi. Il testo adottato da tutti i membri del Wto prevede un’ampia gamma di misure per facilitare gli scambi commerciali, la possibilità per gli Stati in via di sviluppo e meno sviluppati di accumulare derrate alimentari da distribuire ai cittadini più poveri, una serie di misure per aiutare i Paesi meno avanzati a inserirsi nei flussi del commercio mondiale”. Soddisfazione è stata espressa anche da Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo, secondo il quale “l’introduzione di procedure doganali semplificate, con minori costi e tempi più rapidi, per l’Europa e l’Italia incentiverà in maniera significativa le esportazioni”.