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LATTE
Parmigiano Reggiano, entro il 2020 il 50% della produzione andrà all’export
La tenuta dei consumi interni tiene, l’export vola incassando un +5% sul 2012. Le giacenze sono diminuite del 4,3% e le quotazioni, nel 2013, hanno registrato una media annua di 8,74euro/kg. Oggi la soglia dei 9euro/kg è stata ampiamente superata arrivando anche a punte di 9,40euro/kg. L’andamento è decisamente favorevole. Stiamo parlando del re dei formaggi italiani, il Parmigiano Reggiano, che nei giorni scorsi a Bologna è stato al centro della tradizionale conferenza stampa per illustrare i dati dell’anno che ci siamo lasciati alle spalle e lanciare un focus sul futuro. “Il nostro primo obiettivo – ha spiegato il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai – è quello di dare stabilità ai redditi dei produttori e grazie all’adozione del Piano di regolazione dell’offerta, che lega il nostro sistema e ciascuno dei suoi 3.500 allevatori. Riteniamo di raggiungere questo obiettivo attraverso il governo della produzione che sancisce un più diretto legame con il territorio e il mercato”. Per il 2014 è prevista la produzione di 3.250.000 a fronte delle 3.279.156 del 2013. Il 34% delle quali prende la via dell’estero, una percentuale che negli ultimi cinque anni è raddoppiata e che da qui al 2020 si punta a far arrivare al 50%. Notevoli gli investimenti che il Consorzio ha deciso di mettere in campo per conquistare nuovi mercati esteri: 13,7 milioni di euro che in parte saranno destinati anche al consolidamento e alla promozione sul mercato italiano.
SUINI
Siglato da allevatori e macellatori il nuovo regolamento Cun. Funzionerà?
I rappresentanti del Mipaaf, della Borsa merci telematica italiana, di Assica, Confagricoltura, Coldiretti e Cia si sono incontrati il 22 gennaio scorso per approvare il nuovo regolamento Cun-Suini da macello, entrato in vigore immediatamente il giorno dopo, 23 gennaio, alla Borsa merci di Mantova. La sottoscrizione della riforma della Cun arriva dopo un lungo periodo di impasse che ha avuto inizio a ottobre dello scorso anno, quando i macellatori hanno deciso di non sedersi più al tavolo della trattativa, obbligando di fatto i soli allevatori a fissare un prezzo. La riforma prevede l’impegno delle parti a stabilire il prezzo finale escludendo l’ipotesi del “non quotato”, introducendo però alcuni elementi di flessibilità nella tempistica che contrastano con la necessità di chiudere la trattativa nello stesso giorno; è prevista la semplificazione di alcune procedure nella definizione del prezzo che rafforza la funzione mediatrice del segretario designato dalla Bmti.
AMBIENTE
Rinnovabili ed emissioni, Bruxelles detta i nuovi limiti per il 2030
La Commissione europea ha presentato i nuovi obiettivi del Pacchetto Energia Clima per il 2030. I precedenti obiettivi da raggiungere entro il 2020 e attualmente in corso prevedevano la sequenza 20-20-20: 20% di riduzione delle emissioni di Co2 rispetto al 1990, 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili e un altro 20% di riduzione dei consumi attraverso gli interventi di efficienza energetica. Relativamente alle rinnovabili, i nuovi obiettivi vincolanti a livello europeo da raggiungere entro il 2030 indicano che la produzione di energia dovrà arrivare al 27%; il 40% dovrà essere la percentuale di riduzione delle emissioni di gas serra, mentre relativamente alla efficienza energetica al 2030 nella proposta della Commissione non sono al momento previsti specifici obiettivi da raggiungere. La procedura prevede che la proposta della Commissione dovrà essere sottoposta al Consiglio europeo e successivamente al Parlamento europeo.
AVICOLO
Confagricoltura e Unaitalia insieme per le filiere avicola e suinicola
E’ stato firmato nei giorni scorsi a Roma, nella sede di Confagricoltura, un protocollo di collaborazione tra la stessa confederazione e Unaitalia, l’Associazione che rappresenta le filiere zootecniche delle carni e delle uova. Il documento intende rafforzare le relazioni già in corso da tempo tra le due realtà associative per unire risorse e iniziative a tutela e valorizzazione della filiera avicola e suinicola. L’accordo riguarderà l’aspetto sindacale, tributario, previdenziale, legale, tecnico, ambientale ed economico e permetterà di delineare un quadro comune d’azione su tutti i dossier di maggiore interesse, come la messa a punto di strategie concordate per la previsione dei finanziamenti da erogare agli allevamenti avicoli e suinicoli sulla base della nuova Pac. “Confagricoltura e Unaitalia – si legge in una nota di Rinascita Agraria della Libera associazione agricoltori cremonesi – daranno vita ad un coordinamento delle rispettive rappresentanze ai tavoli di lavoro regionali, nazionali e comunitari allo scopo di collaborare univocamente per i comuni interessi”.
AGROALIMENTARE
Giovani agricoltori crescono. Nel 2013 sorte più di 11mila nuove aziende
Un ruolo guida nello sviluppo della nuova imprenditoria, soprattutto nel Sud del Paese. E’ questo il risultato scaturito dal nuovo Rapporto congiunturale sul sistema agroalimentare nato da un’iniziativa congiunta di Ismea con Unioncamere. Lo studio è stato presentato il 9 gennaio scorso al ministero delle Politiche agricole, presenti Arturo Semarari e Ferruccio Dardanello, presidenti rispettivamente di Ismea e Unioncamere. Ne dà conto la rivista Informatore Agrario nell’uscita n. 2/2014. Nel primo semestre 2013, emerge dal Rapporto, il settore primario ha contato 11.485 nuove aziende. Il 19% dei neoimprenditori avvia un’azienda agricola stimolato dalla necessità di trovare una prima occupazione e un altro 7% in risposta alle difficoltà nel trovare un lavoro dipendente stabile. Altre percentuali interessanti riguardano chi intende sfruttare le opportunità di mercato, il 14%; chi vuole valorizzare le proprie competenze, il 13,2% e chi punta a conseguire un successo personale ed economico, il 6,1%. La metà dei nuovi imprenditori agricoli risiede nel meridione d’Italia e nel complesso il 17,2 ha meno di 30 anni; il 37,5% possiede un diploma e il 19% di questi nuovi imprenditori agricoli è laureato.
FLASH DAI PROTAGONISTI DELL’AGROALIMENTARE NAZIONALE E INTERNAZIONALE
Spandimento reflui, in Lombardia Confagricoltura chiede nuove norme
Le vasche di stoccaggio liquami colme e le cattive condizioni meteo riportano in primo piano la problematica dello spandimento dei reflui. Per questo Confagricoltura Lombardia torna a chiedere di rivedere, con estrema urgenza, il DM del 7 aprile 2006 con cui si era optato per la definizione di un periodo fisso di divieto allo spandimento, attribuendo alle singole amministrazioni regionali il compito di individuarlo annualmente. “Chiediamo norme che seguano i ritmi naturali – ha dichiarato Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia – e che non appesantiscano ulteriormente le direttive comunitarie”. (Fonte www.confagricolturalombardia.it)
Pecorino Romano, nel 2013 le quotazioni hanno premiato i produttori
Con un aumento del prezzo medio annuo sul 2012 del 10,6%, pari a 6,08euro/kg, il Pecorino Romano ha certificato il suo ottimo stato di salute. Lo evidenzia Gustavo Credazzi in un articolo apparso sul n.2 dell’Informatore Agrario. Nella sua analisi l’autore sottolinea che le vendite del principale formaggio ovicaprino italiano si sono svolte con facilità per l’intero 2013 con un prezzo all’origine che si è consolidato fin dai primi mesi dell’anno, anche grazie alla perdurante debolezza dell’euro sul dollaro: il 70,6% della produzione infatti, prende la via dell’export. (Fonte: www.informatoreagrario.it)
Psr 2014-2020, la maggior dotazione finanziaria va all’Emilia Romagna
Un plafond di 1 miliardo e 190 milioni di euro, 131 milioni in più rispetto al Psr precedente. E’ questo l’ammontare delle risorse previste dalla Regione Emilia Romagna per il Psr 2014-2020. In un convegno organizzato nei giorni scorsi nel capoluogo emiliano, l’assessore all’Agricoltura Tiberio Rabboni ha illustrato nel dettaglio il documento che intende dare maggiore impulso al comparto agricolo regionale “con una dotazione – ha affermato – che è la più elevata rispetto a tutte le regioni del centro nord”. (Fonte: www.agrapress.it)
Lavoratori stranieri in agricoltura, una percentuale in continua ascesa
I prodotti dell’agricoltura italiana passano nelle mani dei lavoratori stranieri che rappresentano circa il 25% del numero complessivo di giornate di occupazione del settore. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione della presentazione del XXIII Rapporto Immigrazione 2013 di Caritas Migrantes con il ministro Cecilie Kyenge. Sono 320mila gli immigrati, provenienti da ben 168 diverse nazioni, impegnati regolarmente nelle campagne italiane – sottolinea la Coldiretti – per un numero complessivo annuale di giornate di occupazione di 25.598.449 nel 2012 (26.190.884 del 2011), pari al 25% (23% nel 2011). (Fonte: www.coldiretti.it)
La Cia in audizione al Senato per la lotta alla contraffazione
Favorire la creazione di un sistema pubblico-privato per la lotta internazionale alla contraffazione e alle frodi alimentari per dare competitività al settore della qualità, un asset strategico per le numerose imprese coinvolte, così come è obbligo collettivo tutelare il consumatore dall’acquisto inconsapevole di prodotti non autentici e spesso dannosi per la sua salute. E’ quanto sottolineato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori nel corso di un’audizione alla Commissione Agricoltura del Senato che sta conducendo un’apposita indagine conoscitiva. Il giro d’affari legato alle produzioni Dop e Igp supera nella sola Italia i 7 miliardi di euro per fatturato alla produzione e i 12,6 miliardi di euro per consumo. Circa un terzo del volume prodotto – è stato sottolineato dalla Cia – è destinato all’export, per un valore di circa 2,5 miliardi di euro. (Fonte: www.cia.it)
Prezzi agricoli, +4,7% nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle
L’incremento medio dei prezzi agricoli in Italia, nel 2013, è stato del 4,7% rispetto al 2012, determinato da una crescita del 7,5% nel comparto delle coltivazioni vegetali e dell’1,5% nell’aggregato zootecnico. Lo rende noto Ismea a seguito dell’elaborazione dell’indice dei prezzi all’origine dei prodotti agricoli. Nel comparto dei cereali il ribasso dei prezzi è stato del 4,1% su base annua, con frumento tenero, mais, e orzo, in particolare, che hanno ceduto, nell’ordine, il 5,3%, il 5,5% e il 7,6% rispetto al 2012.
Nel settore zootecnico positive le dinamiche sia per il comparto lattiero-caseario (+2%), sia per il complesso degli animali vivi e uova (+1,1%), seppure con andamenti differenziati al loro interno. (Fonte: www.ismea.it).
Dalle fonti rinnovabili non solo energia. Cresce l’interesse per le bioplastiche
“Anche le bottigliette di Coca Cola e Pepsi Cola tra pochi mesi saranno fatte in plastica ottenuta da fonti rinnovabili”. Lo ha affermato Beppe Croce, direttore di Chimica Verde Bionet in un’intervista pubblicata sull’inserto “Affari&Finanza” di Repubblica del 27 gennaio scorso. Stiamo parlando delle bioplastiche, un settore in grande espansione e elemento trainante dello sviluppo della chimica verde, che secondo quanto ha dichiarato nel medesimo articolo Francesco Ferrante, vicepresidente di Kyoto Club, dal 2011 al 2016 dovrebbe avere una crescita del 500%. (Fonte: www.chimicaverde.it)
Il Governo pensa alla competitività del settore agricolo italiano
E’ stato approvato il 31 gennaio scorso il Collegato Agricoltura alla Legge di Stabilità che intende garantire più competitività al comparto agricolo soprattutto in vista dell’Expo 2015. E’ prevista la creazione di un marchio per il made in Italy agroalimentare per facilitare i consumatori di tutto il mondo a riconoscere i prodotti autenticamente italiani. E’ stato inoltre istituito un credito di imposta per le aziende che investono in infrastrutture logistiche e distributive all’estero per i prodotti italiani. L’iniziativa, si legge in una nota del Mipaaf, intende colmare uno dei principali gap che frena le esportazioni agroalimentari made in Italy, ovvero l’assenza di forti piattaforme distributive italiane fuori dai confini nazionali. (Fonte: www.politicheagricole.it)
Gli italiani tagliano sul ristorante. Lo dice l’Eurispes
In tempo di crisi si taglia sul cosiddetto superfluo. E secondo una ricerca Eurispes, per gli italiani il ristorante rientra fra le spese a cui rinunciare assieme ai capi griffati e all’ultimo smartphone. Se l’84,3% riduce le risorse destinate ai regali, l’81% taglia le spese per i pasti fuori casa e il 75,3% privilegia l’acquisto di prodotti di abbigliamento in punti vendita più economici. L’82,9% aspetta i saldi per acquistare. Per quanto riguarda l’acquisto di generi alimentari, si cambia marca di un prodotto se più conveniente o ci si rivolge ai discount. (Fonte: www.fipe.it)
Disoccupazione, a dicembre 2013 l’Istat registra una leggera frenata
Secondo gli ultimi dati provvisori diffusi dall’Istat, nel nostro Paese a dicembre 2013 gli occupati erano 22 milioni 270 mila, in diminuzione dello 0,1% rispetto al mese precedente (-25 mila) e dell’1,9% su base annua (-424 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,3%, è diminuito di 0,1% in termini congiunturali e di 1 punto rispetto a dodici mesi prima. Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 229 mila, diminuisce dell’1% rispetto al precedente mese di novembre (-32 mila) mentre aumenta del 10% su base annua (+293 mila). Il tasso di disoccupazione è pari al 12,7%, in calo di 0,1% in termini congiunturali ma in aumento di 1,2 punti nei dodici mesi. (Fonte: www.istat.it)