Report del 24/04/14 – Gli espositori delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona: “Troviamo una via d’uscita alla burocrazia”

Le imprese che partecipano alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona dichiarano che ogni anno sacrificano dai 100 ai 150 giorni per la burocrazia.
Il 20% appalta il servizio amministrativo all’esterno.

Gli adempimenti burocratici sono percepiti dalle imprese come un peso finanziario e un problema da risolvere. Questo il quadro che esce dalle interviste effettuate agli espositori delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona. Nel totale dei casi le pratiche relative alle aziende sono ancora moltissime e complicano il lavoro. Nonostante la volontà degli enti pubblici di velocizzare e semplificare le pratiche, ad oggi le difficoltà sono ancora molte, e così gli imprenditori passano intere giornate a scrivere. Il 20% delle aziende intervistate ha appaltato il servizio “burocratico” all’esterno, con uno sgravio lavorativo notevole, ma un costo non indifferente. Nelle aziende più piccole, tuttavia, le scartoffie sono per lo più a carico dell’ufficio amministrazione, così un’azienda dedica alla burocrazia dai 100 ai 150 giorni giorni l’anno; un enorme spreco di tempo e di denaro, come riferiscono gli imprenditori.

Chi ha a che fare con l’estero e ha un contatto diretto con i colleghi stranieri (oltre la metà degli espositori intervistati) spiega che solo l’Italia è sommersa da carte inutili. Sostengono che l’Italia attua tante procedure inutili, che non esistono in altri Paesi. Gli imprenditori si sentono sopraffatti dalla burocrazia sia in campo normativo, sia per la documentazione necessaria per i preventivi. I risultati dell’indagine fanno capire la necessità di una burocrazia meno invadente, e la necessità di procedere verso la semplificazione. Spesso ci sono più interlocutori a cui fare riferimento, e anche le procedure online non hanno aiutato gli imprenditori a snellire le pratiche. I voti dati alla burocrazia italiana sono gravemente insufficienti. “Troviamo una via d’uscita” è la richiesta di tutti gli imprenditori interpellati.