Nino Parnisari, piemontese, ma di adozione lombarda, ha fatto conoscenza con la birra seduto sulle ginocchia del papà Gian Piero, mastro birraio alla Peroni. La passione per la birra è stata trasmessa a Nino che ha iniziato a produrre birre artigianali come beer firm, ossia aziende che prendono in affitto gli impianti altrui per produrre birra a proprio marchio e con le proprie ricette, dando vita a Bad Guy Brewery. “Ho scelto questa strada – spiega Parnisari – a causa degli alti costi degli impianti produttivi, ho trovato un impianto a Codogno il Niubru, che mi permette di produrre le mie tre birre, che porterò a Il BonTà a novembre”. Dietro alla creazione delle birre, c’è una formazione musicale e intellettuale, perchè Nino, in tutto quello che inventa, si rifà alla musica rock e alla letteratura. Le tre birre che sta attualmente commercializzando portano tre nomi di donne, Rocket Queen, Anastasia, Foxy Lady, ispirate rispettivamente alle canzoni dei Guns n’Roses, Slash, e Jimi Hendrix. Le ricette delle birre vengono attentamente studiate, provate e realizzate con materie prime accuratamente selezionate allo scopo di ottenere il miglior prodotto finito. Non subiscono pastorizzazione. Non vengono filtrate. Ed in base alla scelta dello stile possono essere confezionate in isobarica o rifermentate in bottiglia e fusti. Grande cura viene dedicata anche alle etichette disegnate a mano da un’artista amica di Nino.
La Rocket Queen è la birra di punta, è una bionda ad alto grado alcolico, ottenuta miscelando ben cinque tipi di luppoli. Con grande soddisfazione di Nino, questa birra è entrata nel cuore di Milano, Piazza Scala, si può bere infatti al prestigioso caffè Trussardi. “Si abbina bene a raffinati piatti di pesce”. Poi c’è Anastasia, ambrata, con presenza dei luppoli americani che donano uno spiccato profumo d’agrumi, abbinabili a tutti i fritti. Infine Foxy Lady, la rossa di casa, ispirata ad un classico del pre-proibizionismo americano. Si apre con un corpo vellutato e maltato, prosegue su note legnose e di frutta secca. Ottenuta da una fermentazione “ibrida” con lievito “da bassa” fatto sapientemente lavorare a temperature da Ale. Il gusto vellutato e corposo le permette di essere usata a tutto campo.
Ma il mastro birraio intellettuale a Il BonTà presenterà un “assaggio” di birre letterarie. Ispirandosi a Bukowski nasce così la birra “Notte Imbecille”, da Jonathan Caroll nasce “Zuppa di vetro”, “Indecisione” su Stephen King.