Miele di lupinella, arancio, girasole, stachys, fico d'india e tanti altri grazie alle api “nomadi” dell'Azienda Agricola l'Ape e l'Arnia di Altino (CH

L’amore e la passione per le api si tramanda da ben quattro generazioni. Giulio Iacovanelli, titolare dell’azienda agricola l’Ape e l’Arnia, ad Altino in provincia di Chieti, è “figlio d’arte”. Suo padre Amedeo fu il primo a portare il nomadismo delle api in una città, Tornareccio (Chieti), che fa parte dell’Associazione Nazionale Italiana le città del Miele.

Giulio continua la tradizione e svolge la sua attività attraverso la tecnica del nomadismo professionale spostando le api in diverse regioni, per produrre un miele ricercato e particolare, dalle Marche, all’Abruzzo fino in Puglia.

 Porterà a Il BonTà tutti i suoi tipi di mieli monofloreali oltre a quelli multifloreali, alcuni, vincitori in diversi concorsi nazionali. L’Italia d’altronde è l’unico Paese al mondo a vantare oltre 60 diverse tipologie di mieli, ognuno dei quali trova la sua identità d’origine nelle tante e diverse fioriture regionali che costituiscono il patrimonio ambientale italiano, in primis le aree della nostra macchia mediterranea.

 È la figlia Ilenia, che appena può dà una mano al papà Giulio, alla mamma Diana e al fratello Alessio nell’attività di carattere famigliare, a raccontare che “abbiamo circa 700 arnie sparse in varie regioni. Tra i nostri mieli top c’è sicuramente quello di lupinella, di arancio e di girasole. Quest’anno è stato prodotto anche il miele di colza, ma tra i nostri prodotti c’è anche il miele di stachys, (un basilico selvatico) e il fico d’India. La produzione del miele dipende naturalmente dalle condizioni climatiche. Quest’anno, ad esempio, la produzione è bassa a causa del cattivo tempo”.

 L’Italia dei Mieli è un patrimonio naturalistico e umano fatto di passione, perseveranza e tenacia. I mieli e i prodotti della famiglia Iacovelli rappresentano il Made in Italy, e il prodotto di nicchia.

La lavorazione del miele è quella tradizionale, a freddo, con il solo ausilio di centrifuga, senza alcun processo che possa minare le qualità organolettiche e nutritive del miele, come la pastorizzazione. Quindi, per mezzo di questo tramandato metodo di lavoro, il miele risulta puro, genuino e naturale.