OSSERVATORIO AGRI&FOOD DI CREMONAFIERE Notiziario n. 63 del 17/09/2015 a cura dell’Ufficio Comunicazione di CremonaFiere.

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SUINI

Migliora ancora ad agosto la redditività degli allevatori

L’incremento registrato nel mese di agosto, rispetto a quello precedente, è dell’11,5%, pari a una quotazione media mensile di 1,600euro/kg. Lo rende noto la consueta analisi del Crefis (Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole) che sottolinea anche l’aumento del 2% rispetto a un anno fa. Va detto però che da più di 4 mesi, quindi oltre 16 settimane, i rappresentanti dei macellatori non partecipano alle riunioni della Commissione unica nazionale (Cun) di Mantova, lasciando di fatto la definizione dei prezzi nelle sole mani degli allevatori. Crefis sottolinea quindi la probabilità che i prezzi effettivamente riconosciuti ai produttori siano diversi e meno elevati: basti infatti pensare che a Modena i suini pesanti, sempre ad agosto, hanno raggiunto una quotazione di 1,481euro/kg. Poiché gli indici di reddittività dell’allevamento sono formulati sulla base dei prezzi Cun, il forte miglioramento è quindi solo apparente, anche se le basse quotazioni delle materie prime utilizzate nell’alimentazione stanno contribuendo a far quadrare i bilanci delle aziende. Da questo quadro consegue che ad agosto, nella fase di macellazione, la redditività secondo l’indice Crefis ha subito una flessione del 6,3% su base congiunturale, rimanendo però positiva (+2,1%) su base tendenziale. Il Prosciutto di Parma Dop stagionato ha proseguito il deciso trend al rialzo iniziato timidamente a fine giugno e proseguito per tutto il mese di luglio. Ad agosto infatti, i prezzi hanno registrato un aumento del 4,1% rispetto al mese precedente con una variazione tendenziale del +9,3%. “Questo marca una chiara inversione di tendenza nel mercato del Parma stagionato che era attesa da tempo – afferma il direttore di Crefis, Gabriele Canali – L’auspicio è che questo aumento possa rafforzarsi e consentire alla filiera qualche complessivo recupero di redditività, particolarmente necessario dal momento che quella del Parma Dop è ancora inferiore a quella del non tutelato”. Grazie a questo recupero, ad agosto è risultata buona anche la performance della fase di stagionatura, con un indice in aumento del 2% rispetto al mese di luglio, ma soprattutto in crescita del 10,8% se confrontato con agosto 2014. Infine i prosciutti generici, che ancora una volta segnano un dato positivo: +1,1% su base congiunturale e +3% su quella tendenziale, anche se meno dinamica dei Dop.

AGRICOLTURA DI PRECISIONE

Una grande risorsa in forte espansione tra le aziende

Entro il 2020 il mercato dei software per le attività agricole di precisione dovrebbe raggiungere 1,77 miliardi di dollari, aumentando il tasso di crescita annuale composto del 15,1%. Lo riporta la settimanale newsletter di Mangimi&Alimenti. Il dato scaturisce dal rapporto Precision Farming Software Market by Software, Services, Hardware, Application & Geography – Analysis & Forecast to 2020, pubblicato dalla Società di ricerche di mercato MarketsandMarkets. L’obiettivo dell’agricoltura di precisione è quello di migliorare la produttività e la funzionalità delle operazioni agricole. Per raggiungere questo traguardo si avvale di strumenti moderni e dispositivi tecnologici in grado di eseguire interventi mirati sulla base delle esigenze colturali e delle caratteristiche del terreno. In particolare, questa pratica prevede l’integrazione tra strumenti software e dispositivi hardware; grazie ad essi, gli agricoltori hanno la possibilità di prendere le decisioni più indicate per migliorare la produttività dei raccolti.

I software per l’agricoltura di precisione hanno numerose possibilità d’impiego: aiutano a gestire i dati finanziari, a monitorare i diversi stadi della produzione, ad annotare e reperire tutte le informazioni utili per l’attività agricola. Possono essere utilizzati nelle piccole, medie e grandi imprese inoltre, ne esistono di specifici per le grandi cooperative. L’impiego di questi strumenti è sempre più diffuso tra gli imprenditori agricoli di tutto il mondo perché li aiuta a pianificare le diverse fasi procedurali, a incrementarne l’accuratezza e l’efficacia, a razionalizzare l’uso delle risorse a disposizione e, infine, a velocizzare la durata dell’intero processo produttivo.

OLIVICOLTURA

Xylella fastidiosa, il ceppo CoDiRO non contamina la vite

Si sono conclusi i test di patogenicità di Xylella fastidiosa per il genere Vitis, il cui risultato definitivo attesta che il ceppo rinvenuto a Lecce e denominato CoDiRO non contamina la vite. Lo rende noto il ministero per le Politiche agricole. I test, effettuati dall’Istituto per la Protezione sostenibile delle piante del Cnr e dal Dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti dell’Università degli Studi di Bari, sono durati più di un anno e hanno riguardato diverse varietà di vite, dimostrando che le misure fitosanitarie applicate alle piante contro Xylella fastidiosa possono essere abolite in quanto il ceppo batterico presente in Puglia non ha alcun effetto su queste piante. I risultati rafforzano quanto sinora evidenziato dalle indagini effettuate nei territori contaminati. Il dossier in questione, corredato dei relativi dati scientifici, è già stato trasmesso ai competenti uffici della Commissione europea e la sua discussione è prevista davanti al Comitato fitosanitario permanente del 17-18 settembre prossimi a Bruxelles, nell’ambìto del quale dovranno essere assunte le decisioni in merito alla modifica della normativa dell’Unione su Xylella fastidiosa, eliminando la vite dall’elenco delle specie ospiti del ceppo CoDiRO sottoposte a regolamentazione. “Si tratta di un risultato molto importante – ha dichiarato il ministro Maurizio Martina – sul quale abbiamo lavorato per mesi. Provvederemo alla pubblicazione del dossier e alla sua diffusione anche presso i Paesi terzi perché in questi mesi ci sono state troppe speculazioni che hanno danneggiato il comparto vivaistico legato al commercio di barbatelle e di viti non solo in Puglia. Attraverso le nostre Ambasciate inviteremo i Paesi che hanno blocchi sulle nostre piante a modificare le loro decisioni”.