“Nel 2015 l’agricoltura ha fatto segnare il più alto aumento di valore aggiunto con un +3,8%, l’export agroalimentare ha toccato la soglia record di 36,8 miliardi di euro con +7,5%, l’occupazione giovanile è aumentata del 16% con oltre 20mila nuovi posti di lavoro. Numeri che parlano da soli della capacità del settore di essere protagonista. E’ questa la fotografia del comparto nell’anno di Expo Milano 2015, un evento nel quale l’Italia ha saputo fare squadra e presentarsi unita”. Lo afferma il ministro Maurizio Martina in un comunicato a margine dei dati diffusi nei giorni scorsi dall’Istat. “Questi dati ci incoraggiano – si legge ancora – e ci dicono che il lavoro che stiamo facendo sta dando frutti, da Campolibero al Pacchetto giovani fino al Piano di internazionalizzazione del made in Italy. Risultati che tuttavia non ci fermeranno, perché sappiamo che ancora molto lavoro si deve fare a partire da alcuni settori agricoli oggi in difficoltà. Con questo spirito siamo in campo ogni giorno per favorire la crescita e sostenere il comparto, con tre priorità assolute: tutelare il reddito di chi vive di agroalimentare, favorire il ricambio generazionale e organizzare su basi nuove le nostre filiere eccellenti. Non è un caso – ha aggiunto il Ministro – che nella legge di Stabilità l’agroalimentare abbia avuto una centralità assoluta: da quest’anno tagliamo del 25% la pressione tributaria sulle aziende, cancellando Irap e Imu sui terreni che da sole valevano 600 milioni di euro. Con lo stesso obiettivo – ha concluso Martina – abbiamo proposto una riforma della nostra organizzazione per approdare a un vero e proprio ministero dell’Agroalimentare italiano in grado di dare unità e forza al settore. Non si tratta certo solo di un cambio di denominazione, ma di una scelta strategica figlia delle necessità e delle potenzialità del comparto, sempre più attore protagonista decisivo del nuovo modello di sviluppo del Paese”.