Più verifiche per i prodotti certificati a difesa del made in Italy

L’export dell’agroalimentare di qualità cresce e apre a nuovi mercati, rendendo di fatto necessario un intervento compatto a difesa delle produzioni certificate che rappresentano l’eccellenza del made in Italy a tavola. Se ne è parlato nei giorni scorsi al Mipaaf, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto di monitoraggio collettivo in Europa per Dop e Igp organizzato dallAssociazione italiana Consorzi indicazioni geografiche (AiCig). In una nota diffusa a conclusione dell’incontro, si legge che nel corso del 2015 sono stati effettuati in Europa circa 800 verifiche da un minimo di 4.000  ad una stima di oltre 20mila controlli sulle Denominazioni Aceto Balsamico di Modena Igp, Grana Padano Dop, Parmigiano Reggiano Dop, Prosciutto di Parma Dop, Prosciutto di San Daniele Dop in Danimarca, Germania, Inghilterra, Francia, Austria, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Polonia e Repubblica Ceca.“Solo facendo sistema in questo modo – ha puntualizzato il presidente di AiCig, Giuseppe Liberatore – ovvero sviluppando strategie trasversali e collettive si possono tutelare i prodotti di bandiera, anche e soprattutto fuori dai confini nazionali, dove il mercato cresce e si apre a nuove realtà. E a fare sistema dovranno essere non solo le aziende, ma tutti i diversi mondi produttivi attraverso i Consorzi e i soggetti istituzionali aventi tale scopo e, in primis, il Mipaaf, senza il quale tutto questo non sarebbe possibile”. “Se il comparto agroalimentare vuole raggiungere l’obiettivo di 50 miliardi di euro di esportazioni indicato dal ministro Martina – ha spiegato il direttore del Consorzio Grana Padano Dop Stefano Berni – si rende necessario trovare nuove modalità di promozione e stabilizzazione della crescita del settore nel suo complesso. Una crescita che si deve accompagnare di pari passo con una accurata conoscenza del mercato, attività di formazione, di monitoraggio e tutela, per evitare che il settore delle imitazioni si avvantaggi del trend positivo”. Quello presentato nell’occasione, è un monitoraggio congiunto dei cinque prodotti Dop e Igp tra i più rappresentativi dell’agroalimentare italiano ovvero Aceto Balsamico di Modena Igp, Grana Padano Dop, Parmigiano Reggiano Dop, Prosciutto di Parma Dop e Prosciutto di San Daniele Dop. Per il 2016 sono state pianificate verifiche su 5 denominazioni: Aceto Balsamico di Modena, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma  in Francia, Inghilterra, Germania, Austria, Belgio, Germania, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera su circa 450 punti vendita da visitare per un totale di un minimo di 2500 controlli fino ad una stima di oltre 10mila referenze.