∎ Notiziario AGRI&FOOD DI CREMONAFIERE Notiziario n. 93 del 30/06/2016

SUINICOLTURA 1

Aperto a Brescia il Tavolo nazionale
per trovare soluzioni alla crisi del comparto

Il 14 giugno scorso si è svolta a Brescia una riunione dedicata al Tavolo nazionale della filiera suinicola presieduto dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. L’incontro ha visto la partecipazione dell’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, dei rappresentanti delle principali Organizzazioni del mondo allevatoriale, della trasformazione, della mangimistica, della distribuzione, della vendita e del ministero della Salute. Atteso da tempo, all’incontro sono state illustrate le azioni che il Mipaaf intende portare avanti a supporto della suinicoltura nazionale, azioni che soddisfano un comparto che da diversi anni ormai vive una crisi profonda ma che allo stesso tempo rappresenta una delle voci economiche più importanti dell’agroalimentare italiano. Le proposte avanzate dal ministro Martina riguardano la conferma della compensazione Iva per le carni suine anche nel 2017; l’allargamento e la semplificazione della moratoria dei debiti degli allevatori con il pagamento diretto degli interessi dei mutui sostenuti; la creazione di un marchio unico nazionale per i regimi di qualità che aiuti anche a valorizzare i tagli di carne suina italiana non utilizzati per la produzione di prosciutti Dop; il sostegno all’export attraverso un rafforzamento dell’azione diplomatica per la rimozione delle barriere sanitarie a partire dal mercato cinese; l’attuazione di campagne di comunicazione e promozione a sostegno di tutto il sistema suinicolo nazionale. “Siamo determinati a chiedere a Bruxelles di battere un colpo per rispondere alla crisi del settore – si legge in una nota del Mipaaf relativamente alle dichiarazioni del ministro Martina a margine dell’incontro – Con altri Paesi proporremo al prossimo Consiglio di prorogare lo stoccaggio privato delle carni suine, ma siamo consapevoli che servono anche misure strutturali. Chiederemo che la suinicoltura possa essere considerata nel primo pilastro Pac, oltre a sostegni concreti per l’export. A livello nazionale abbiamo voluto condividere una serie di azioni operative e un metodo di lavoro che tenga un aggiornamento costante sull’attuazione di queste proposte. A metà luglio a Roma ci sarà una nuova riunione proprio per dare conto dell’avanzamento dei lavori”.

SUINICOLTURA 2

Assemblea Assica, in ripresa i consumi di salumi

Si è svolta nei giorni scorsi l’annuale assemblea di Assica (Associazione industriali delle carni e dei salumi) nel corso della quale il presidente Nicola Levoni ha illustrato l’andamento registrato nel 2015 in tema di produzione e valore dei prodotti della salumeria italiana. Dopo quattro anni di flessione la produzione di salumi è tornata a crescere arrivando a circa 1,176 milioni di tonnellate registrando un +0,9% rispetto all’anno prima, quando si era fermata a 1,165 milioni di tonnellate. Analogamente anche il fatturato ha incassato un incremento (+0,7%) arrivando a 7.875 milioni di euro. Il 2015 è stato l’anno del prosciutto cotto che anche grazie all’importante crescita delle esportazioni, segnatamente verso la Spagna, ha fatto salire la produzione a 288.800 tonnellate (+2,6%) per un valore di 1.964 milioni di euro (+2,4% rispetto al 2014). Anche i prosciutti crudi stagionati, nel 2015, dopo due anni difficili e penalizzanti hanno conosciuto un andamento favorevole registrando un +0,6% in quantità (286.900 tonnellate) e un +0,7% in valore arrivando a 2.168 milioni di euro. Per merito di questi incrementi, i prosciutti crudi e cotti italiani hanno visto la loro quota complessiva salire al 49% in quantità e al 52,5% in valore. Negativo invece l’andamento per la produzione di mortadella che ha dovuto incassare un -1,5% relativamente alla produzione (in totale 164.900 tonnellate) per un valore di 660 milioni di euro (-1,6%) al pari dei wurstel scesi a 66.200 tonnellate (-5,5%). Bene la produzione di speck con un +2,5% di produzione rispetto al 2014 e di salame che spinto dall’export ha toccato le 109.100 tonnellate per un valore di 910 milioni di euro. Nel 2015 il consumo apparente di salumi pro-capite nel nostro Paese è arrivato a 17,7 kg in linea con quello dell’anno prima. Un dato che sommato al consumo di carni suine fresche arriva a toccare i 30,1kg/anno/procapite (-1,4%).

NEGOZIATO TTIP

Calenda (Mise): “No ad accordi al ribasso”

Il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, è intervenuto nei giorni scorsi alla Camera per illustrare lo stato di avanzamento nella trattativa tra l’Unione europea e gli Stati Uniti sul Ttip, il Trattato di libero scambio. Un accordo che nelle intenzioni entrambe le parti vorrebbero chiudere entro fine anno. “In nessun caso – ha dichiarato in Aula il ministro – il Ttip potrà portare a un abbassamento degli standard. Su questo punto entrambi i negoziatori sono stati molto chiari: se ci sarà una convergenza dovrà essere verso l’alto, altrimenti ognuno terrà i suoi. Calenda ha parlato anche dell’accordo economico e commerciale globale (Ceta) tra l’Unione europea e il Canada evidenziando tra l’altro che “per la prima volta un Paese anglosassone extra Ue riconosce il nostro sistema delle indicazioni geografiche. Ben 41 Igp italiane saranno protette in una lista annessa all’accordo”. Immediata la replica delle Organizzazioni di categoria a iniziare da Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, il quale ha voluto sottolineare che “la conclusione dei negoziati relativi all’accordo di libero scambio tra Canada e Ue ha sicuramente segnato a favore delle nostre imprese il riconoscimento degli standard produttivi e qualitativi europei, come nel caso di molte indicazioni geografiche. L’accordo di libero scambio tra Unione europea e Canada rappresenterà, sia economicamente che politicamente un traguardo positivo per l’Europa e per l’Italia sotto diversi aspetti, visto che il Canada è il primo mercato internazionale a dare valore alla reciprocità delle regole, aspetto da sempre evidenziato da Confagricoltura fra quelli prioritari negli scambi commerciali internazionali”. Anche per Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, “L’Unione europea deve andare avanti per raggiungere l’approvazione del Ceta senza essere ostaggio della ratifica unanime di 28 Parlamenti europei. D’altronde – ha dichiarato – l’accordo è stato concluso su indicazioni precise che questi stessi Paesi hanno dato alla Commissione in fase di negoziato”.

INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA

Una strada per competere di più e favorire l’occupazione

L’Agri-food chain coalition (Afcc), che rappresenta le 11 tra le principali associazioni di settore della catena agroalimentare dell’Unione europea, ritiene che per permettere all’Europa di mantenere la sua posizione di leader mondiale nel settore serva maggiore innovazione. L’Afcc invita a questo proposito le Autorità europee a modificare la normativa per favorire l’introduzione di innovazioni tecnologiche, una strada caldeggiata anche da Anthea Mcintyre che nei giorni scorsi ha presentato “Soluzioni tecniche per un’agricoltura sostenibile”, un documento approvato dalla Commissione agricoltura e sviluppo rurale presto in discussione al Parlamento europeo. “In un momento in cui l’agricoltura attraversa una crisi profonda a causa dei prezzi bassi delle materie prime – ha dichiarato il presidente di Afcc, Garlich V. Essen – è fondamentale rafforzare l’innovazione per migliorare la situazione degli agricoltori e incrementare i ricavi delle aziende agricole e a cascata delle aziende alimentari e dei commercianti. I suggerimenti contenuti nel Rapporto presentato dall’europarlamentare Mcintyre evidenzia che il contesto favorevole all’innovazione, insieme al sostegno della politica e delle leggi, potrebbe favorire un aumento della competitività, della crescita economica e dell’occupazione nel Vecchio Continente. “L’innovazione e la sostenibilità si sostengono a vicenda – ha dichiarato – e non rappresentano quindi due obiettivi politici in competizione tra loro, non a caso i temi affrontati e approfonditi dal Rapporto riguardano l’agricoltura e la zootecnia di precisione, l’informatica, la gestione del suolo, dell’acqua e le sostanze nutritive. Temi oggi più che mai attuali che ben si inseriscono in quel concetto di sostenibilità da cui non si può più prescindere”.

 

Flash dall’agroalimentare nazionale e internazionale

 

Più attenzione al bio nel rispetto delle biodiversità

“Il biologico è un comparto in crescita sia sul mercato interno che su quello internazionale. Però le regioni devono crederci”. E’ questa una delle più importanti riflessioni emerse al recente convegno organizzato da Confagricoltura sulle produzioni biologiche. Le aziende bio associate all’Organizzazione agricola guidata da Mario Guidi sono il 15% del totale e coltivano più di un quarto degli ettari dedicati al biologico in Italia, pari a 480mila ettari. “La ricerca è fondamentale per lo sviluppo del settore – ha scandito Guidi – per contrastare i cambiamenti climatici che causano diminuzione di produttività: utilizzare le specie autoctone proteggendo e valorizzando al tempo stesso la biodiversità e il miglioramento varietale è una via da percorrere”. LEGGI DI PIU’

Aiuti accoppiati 2015, pronti gli importi unitari

Agea Coordinamento ha reso disponibili gli importi unitari del sostegno accoppiato che gli agricoltori riceveranno in riferimento alla campagna 2015. La definizione degli importi unitari rappresenta un ultimo passo verso il completamento della procedura di pagamento dei pagamenti diretti del 2015. In linea generale, gli importi comunicati da Agea sono diversi rispetto alle previsioni effettuate degli importi unitari del sostegno accoppiato. Queste differenze sono riconducibili principalmente al numero di richieste presentate dagli agricoltori e al rispetto delle condizioni di ammissibilità previste dai singoli premi. LEGGI DI PIU’

Un accordo per promuovere l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili

E’ stato firmato nei giorni scorsi un Protocollo di intesa dal sottosegretario al ministero delle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione e il presidente dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Federico Testa, per promuovere l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili nel settore agricolo e agroindustriale, il cui obiettivo è quello di ottimizzare i consumi e migliorare i risparmi. “In questa fase di riduzione degli incentivi alle fonti rinnovabili – ha dichiarato Castiglione – l’apporto delle attività di ricerca allo sviluppo del settore è ancora più fondamentale al fine di aumentare la competitività delle nostre aziende garantendo al tempo stesso la sostenibilità ambientale degli interventi”. LEGGI DI PIU’

Salmonella nelle carni suine, la vigilanza va migliorata

Il ministero della Salute ha reso noti i risultati sul controllo ufficiale della contaminazione da Salmonella nelle carni suine che saranno trasmessi a Bruxelles. I controlli ufficiali hanno rilevato la presenza di contaminazioni in 300 campioni di carcasse suine esaminate su 5.641, pari al 5,3% del totale. I risultati ottenuti in fase di autocontrollo hanno dato 232 campioni positivi su 14.368, pari all’1,6% del totale. La vigilanza deve essere migliorata soprattutto nelle regioni in cui la percentuale di positività risulta molto bassa o quasi vicina allo zero come in Puglia, Basilicata, Liguria, Molise, Valle D’Aosta. Nel miglioramento dei sistemi di controllo vanno coinvolti anche gli operatori del settore alimentare. LEGGI DI PIU’
Ricerca e sviluppo in agricoltura, intesa tra Crea e Accademia dei Georgofili
Il Commissario straordinario del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), Salvatore Parlato e il presidente dell’Accademia dei Georgofili, Giampiero Maracchi, hanno siglato un’intesa per favorire l’attuazione di programmi di ricerca e sviluppo mirati e legati ai bisogni reali del territorio, incentivando il trasferimento tecnologico e la diffusione dell’innovazione in agricoltura nei settori più strategici quali sicurezza alimentare, valorizzazione delle produzioni tipiche e di qualità ma anche progresso del settore agricolo e forestale, tutela dell’ambiente e sviluppo rurale. LEGGI DI PIU’

Prodotti alimentari, nella Ue 28 quelli italiani sono tra i più cari

I prezzi dei generi alimentari in Italia sono tra i più alti nei Paesi della Ue 28. Secondo i dati diffusi da Eurostat e relativi al 2015, il nostro è l’ottavo Paese d’Europa più caro. Dallo studio emerge che pane, pasta e cereali sono i quinti più cari della Ue, mentre latte, uova e formaggio si collocano al sesto posto tra quelli più cari e la carne è la nona più cara. Vino e alcolici sono i tredicesimi più cari. Eurostat dichiara che i Paesi nordici sono i più costosi per cibo e alcol, mentre i Paesi dell’Est sono i più economici. Il Paese dove i generi alimentari sono meno cari è la Polonia: qui i prezzi sono praticamente dimezzati. LEGGI DI PIU’

Meno latte, yogurt e formaggi sulle tavole degli italiani

Si è svolta nei giorni scorsi l’Assemblea di Assolatte nel corso della quale il presidente, Giuseppe Ambrosi, ha illustrato i dati relativi all’andamento del settore per l’anno 2015. Complice probabilmente anche la crisi economica, nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle gli italiani hanno acquistato meno latte, yogurt e formaggi. Più nel dettaglio il calo nel consumo di latte fresco arriva a 28milioni di litri, pari a un -8% rispetto al 2014. Non è tanto diversa la situazione per il latte a lunga conservazione (-5%), mentre è andata un po’ meglio per i formaggi con una diminuzione che si è fermata a -2,3%. L’export deve essere una chance che nel 2015 ha trovato un buon riscontro, visto che hanno varcato i confini nazionali 363mila tonnellate di prodotto, +10,3% rispetto al 2014. LEGGI DI PIU’
Macchine agricole, un accordo per favorire la crescita delle aziende Sace (Gruppo Cdg) e FederUnacoma (Federazione nazionale costruttori macchine agricole) hanno firmato un accordo di collaborazione destinato ad ampliare il sostegno alla crescita internazionale delle 300 aziende associate alla federazione grazie a un più facile accesso ai prodotti assicurativo-finanziari e a una più intensa collaborazione su iniziativa di comune interesse. L’accordo prevede un sostanziale rafforzamento dei canali di comunicazione e dello scambio di informazione tra Sace e FederUnacoma oltre all’organizzazione di incontri di approfondimento e formazione in materia di internazionalizzazione, con focus dedicati a nuove geografie ad alto potenziale. LEGGI DI PIU’

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