Anne Colette Ricciardi, recentemente eletta direttrice dell’Istituto Monteverdi, ci racconta i progetti del conservatorio cremonese e il programma della giornata del 29 settembre, che vedrà protagonisti Giovanni Bellucci, Silvia Chiesa, Francesco Fiore, Laura Gorna e i migliori studenti.
Il 29 settembre Cremona Musica ospiterà il Monteverdi Day, una giornata dedicata al Istituto Monteverdi, il Conservatorio della città di Stradivari. Il programma prevede quattro incontri aperti, con il pianista Giovanni Bellucci, la violoncellista Silvia Chiesa, il violista Francesco Fiore e la violinista Laura Gorna, tutti docenti dell’istituto cremonese, per finire con un concerto dei migliori studenti. “Abbiamo lasciato ai nostri docenti carta bianca per la preparazione degli incontri che sostanzialmente dovrebbero svolgersi in forma di lezione aperta, ma ciò non precluderà l’eventuale partecipazione di persone del pubblico che volessero suonare per loro”, ci ha detto Anne Colette Ricciardi, che da pochi giorni è stata eletta direttrice dell’Istituto Monteverdi. “Siamo molto felici di partecipare a questo progetto! Ho visitato diverse volte Cremona Musica. È sicuramente una manifestazione notevole che offre numerose possibilità di aggiornamento sugli strumenti e la possibilità di ascoltare molti artisti in un colpo solo. Mi è stato detto che quest’anno i pianoforti saranno esposti in zone più riservate dove sarà possibile apprezzare meglio il suono. Questo già mi basta!”.
Durante i tre giorni della manifestazione ci sarà anche uno stand dedicato all’Istituto Monteverdi dove sarà possibile raccogliere informazioni sulle attività didattiche e di produzione artistica, riguardo alle quali sono in arrivo anche alcune novità, come l’attivazione di un dipartimento di musica antica, il progetto di un’accademia estiva, ed un costante processo di internazionalizzazione, iniziato già durante la direzione di Andrea Cigni: “Cremona è una città che ha tantissime potenzialità ed è nostro dovere come istituzione coglierle e proiettare il nostro Istituto in una dimensione davvero internazionale”, spiega la professoressa Ricciardi.“Non saremo mai una grande istituzione, siamo sicuramente un Conservatorio molto piccolo, ciononostante questo piccolo granello può diventare una vera perla. Penso che sia importante interpretare la vocazione musicale cittadina. La tradizione liutaria, Monteverdi, Ponchielli: ecco che da quest’anno oltre ai dipartimenti di strumento ad arco, di strumenti a tastiera e di canto, sarà attivo anche il dipartimento di musica antica. Inoltre abbiamo ottenuto l’accreditamento per i percorsi di strumenti a fiato, per offrire continuità anche con i percorsi liceali. Abbiamo in progetto anche un’accademia estiva, insomma non ci fermeremo qui!”
L’Istituto Monteverdi occupa anche un ruolo centrale all’interno dell’articolato sistema musicale cremonese, ricco di istituzioni dedite all’insegnamento e alla promozione della musica. Sono infatti già attive diverse convenzioni con altre importanti istituzioni musicali della città quali l’accademia Walter Stauffer, il Dipartimento di Musicologia dell’Università di Pavia, il Teatro Ponchielli, il Museo del Violino e il Liceo musicale. “Per fare degli esempi, – spiega Anne Colette Ricciardi – i nostri studenti possono seguire le lezioni di Storia della musica del Dipartimento di Musicologia inserendole nel piano di studio, o al teatro Ponchielli anche quest’anno siamo stati in cartellone al Monteverdi Festival con il concerto finale del laboratorio tenuto dai maestri Sonia Prina, Enrico Gatti e Gaetano Nasillo. O ancora, la prestigiosa Accademia Stauffer tiene molti suoi corsi nella nostra sede e alcuni suoi studenti sono anche nostri studenti. Abbiamo anche una nostra stagione di concerti, “Les Matinées” del Monteverdi, che si svolge nella Sala Manfredini del Palazzo Affaitati, l’attuale Museo Civico, e collaboriamo stabilmente con le istituzioni cittadine per la realizzazione di concerti”.
Ma il mondo dei Conservatori è ancora al centro di una lunga riforma, iniziata nel 1999 e mai completamente attuata, proseguita anche negli ultimi mesi, con il decreto 382. Un processo di cui la professoressa Ricciardi ha un giudizio positivo, anche se il Monteverdi, in quanto ex istituto pareggiato, aspetta ancora la completa statizzazione: “Parlando più generalmente penso che gli ultimi decreti, quali il 382 dell’11 maggio sui corsi propedeutici, stiano andando in una direzione risolutiva per molte questioni: per esempio sul livello di entrata ed uscita dai licei musicali, anche se con qualche svista su certi strumenti come il contrabbasso tanto per dirne una. Il problema degli obiettivi formativi in linea con le altre istituzioni europee rimane cruciale, in un sistema che comunque dovrebbe godere di autonomia, ma in realtà ciò accade solo a parole. Per quanto riguarda invece le attività di ricerca artistica, so che la RAMI sta svolgendo un lavoro molto attento che spero possa dare buoni frutti a breve termine.”