Convegni AgricUltura.Cr.Ue – Latte: il 2019 l’anno della svolta?

“Il mercato mondiale del settore lattiero caseario, dopo un 2018 particolarmente pesante, sembra essersi ripreso e sta attraversando una congiuntura abbastanza positiva”. Questo è il contenuto principale emerso dal convegno organizzato, nell’ambito del ciclo “AgricUltura.Cr.Ue” dalla Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e da CremonaFiere. “Tuttavia la situazione merita sempre grande attenzione perché occorre che gli accordi raggiunti con una delle industrie di trasformazione per il 2019 devono essere trasferiti a tutti gli altri produttori” ha detto Renzo Nolli, presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi. “Inoltre, è indispensabile attivare un sistema di monitoraggio e contrasto delle cattive, o peggio false, informazioni che circolano sul settore lattiero caseario e che ne determinano una contrazione dei consumi. ”Per entrambe queste azioni, ha concluso Nolli, è indispensabile che l’intera filiera lavori compatta e con unità di intenti e che i produttori rimangano compatti nella gestione del loro prodotto” .

L’incontro è stato aperto da Artemio Fusar Poli, presidente della sezione latte della Libera, che ha rivendicato “un prezzo maggiormente remunerativo per i produttori”. Antonio Auricchio, presidente della omonima società di trasformazione del latte ha messo l’accento sulla necessità di “continuare ad investire sulla bontà dei prodotti italiani, sulla nostra capacità di produrre prodotti di alto pregio ed elevato valore aggiunto e di conseguenza di contrastare il fenomeno dell’imitazione fraudolenta dei nostri prodotti all’estero. Rimarcando che ad, esempio, accordi di libero scambio come il Ceta con il Canada hanno determinato un incremento importante delle vendite su quel paese”.

A parlare del ruolo della cooperazione e del ruolo del grana nel settore è intervenuto Giovanni Guarneri, consigliere della latteria cooperativa Fattorie Cremona-Plac che ha delineato le linee di sviluppo e di tutela del formaggio Grana Padano che “pur nelle difficoltà attraversate lo scorso anno ha saputo reagire e riprendere quota nella seconda parte dell’anno contribuendo quindi a garantire una risalita dei prezzi del latte alla stalla”.

L’intervento introduttivo dell’incontro era stato fatto da Angelo Rossi di Clal, che ha presentato una fotografia della situazione sui mercati mondiali che hanno visto una contrazione delle produzioni in Europa e in alcuni paesi grandi produttori, con esclusione della Oceania. Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia, ha rimarcato “la necessità di trasferire i maggiori prezzi spuntati dai caseari e delle materie grasse ai produttori, prezzi che potrebbero arrivare a livelli ben superiori a quelli riconosciuti attualmente ai produttori. Inoltre sarà fondamentale continuare a lavorare per migliorare l’export dei nostri prodotti di pregio”