Successo per le Fiere Zootecniche 2019. Il ministro Bellanova: “Il vostro settore è pilastro del Made in Italy”

Operatori e allevatori da tutta Italia e delegazioni di buyer da 26 paesi alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, per avere una visione sul settore, trovare soluzioni concrete ed efficaci per le loro aziende e per ammirare la selezione dela migliore genetica rappresentata dai 400 capi in gara per il concorso nazionale della Frisona. Grande successo di pubblico per la 74° edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, che si è tenuta dal 23 al 26 ottobre. Nei 4 giorni della manifestazione i padiglioni di CremonaFiere si sono riempiti di operatori della filiera agroalimentare. Professionisti del settore, allevatori, tecnici e investitori in visita per scoprire le novità tecnologiche che stanno trasformando la zootecnia e l’allevamento italiano. Nell’unica fiera italiana internazionale specializzata punto di riferimento del settore. Nell’ultimo giorno della manifestazione è arrivato anche il saluto della ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova. “Voglio però complimentarmi per il vostro impegno, perché portate avanti alcune delle Manifestazioni più significative e storiche di tutto l’agroalimentare italiano, che ha un enorme valore non solo a livello nazionale ma anche internazionale – scrive la ministra delle Politiche agricole -. Garantite un momento determinante di conoscenza e di confronto sulle principali tematiche della zootecnia, facilitando e promuovendo temi sempre più cruciali, a partire dalla formazione e dalla innovazione, fondamentali per operatori e aziende. Il settore che rappresentate costituisce uno dei pilastri del Made in Italy, come dimostrano i numeri stessi della filiera del latte, con un valore di 15 miliardi di euro”.

Un settore che merita la massima attenzione “e una visione in grado di puntare a una strategia a lungo termine. Per questo convocheremo a breve un tavolo istituzionale per mettere insieme idee e misure mirate ad affrontare con decisione le sfide che abbiamo davanti, per le quali è necessario un lavoro condiviso – promette Teresa Bellanova -. Le questioni sul tavolo sono tante e determinanti. Un tema centrale è la necessità di rafforzare i rapporti tra allevatori e trasformatori e in questa prospettiva ribadisco che abbiamo a disposizione degli strumenti davvero utili, come gli accordi e i contratti di filiera”.

La ministra interviene anche sul tema che più preoccupa gli allevatori presenti alle Fiere Zootecniche di Cremona, quello dei dazi dell’amministrazione Trump nei confronti dei prodotti italiani. “Sono toccate due colonne portanti del sistema lattiero come Parmigiano reggiano e Grana padano. Per questo abbiamo da subito chiesto all’Europa compensazioni adeguate, l’ammasso e ogni azione di promozione utile a proteggere i nostri prodotti dall’aggressione dei falsi – spiega la ministra delle Politiche agricole -. Il Parmesan in Europa non entrerà mai e dobbiamo dire ai cittadini americani che quando lo comprano stanno scegliendo un fake. L’autentico è solo il Parmigiano reggiano o il Grana padano. Dobbiamo tutelare le nostre eccellenze e nell’ultimo Consiglio europeo abbiamo ottenuto aperture significative, che però devono portare a interventi in grado di sostenere davvero le nostre aziende, che non possono pagare un prezzo così alto per responsabilità che non hanno. Da parte mia e di tutto il ministero che ho l’onore di guidare avrete il massimo impegno e sono certa che lavorando insieme raggiungeremo risultati importanti per tutti”.

Sostenibilità, efficienza e innovazione sono stati i temi al centro dell’edizione 2019: i tre filoni, in particolare, sono stati approfonditi attraverso incontri, workshop e sono stati oggetto dei due convegni organizzati da Confagricoltura e Coldiretti. Inoltre le proposte più innovative (fra le tante novità presentate nei giorni di fiera) sono state evidenziate dai premi Beltrami, il riconoscimento ogni anno viene assegnato ad aziende e operatori del settore che si sono distinti in modo particolare per l’impegno e i risultati ottenuti nel campo dell’innovazione, della ricerca e delle soluzioni per l’agricoltura e l’allevamento. Quest’anno sono stati premiati Delaval (per un innovativo gruppo mungitura) e Hatwin Automation System (per un sistema di alimentazione stalla ancora più efficiente).

In questa edizione si è puntato moltissimo sulla formazione, chiave di volta per affrontare le sfide del futuro. E proprio durante la tavola rotonda che si è svolta durante la 24 ore dedicata alla formazione è emerso un dato che dovrebbe far riflettere. “Sono 280 mila le unità di cui le aziende della filiera agroalimentare avrebbero bisogno nell’immediato futuro – a spiegarlo, parlando di un dato diffuso da FederAlimentare, è stato il professor Sebastiano Porretta, presidente della Associazione italiana di tecnologie alimentare -. Si tratta di un saldo che si ricava considerando il numero dei pensionati e i laureati e diplomati. Le aziende hanno fortemente bisogno di queste figure. Hanno fortemente investito con Industria 4.0 in attrezzature molto avanzate, manca questo gran numero di risorse. 280 mila figure che mancano in tutta la filiera agroalimentare”. Un settore, quello dell’agroalimentare, che si conferma quindi come uno di quelli chiave per i tanti giovani in cerca di lavoro. E a differenza di quanto molti potrebbero pensare, si tratta anche di lavori ben retribuiti. Un capo stalla, una figura molto specializzata e ricercata, può infatti arrivare a guadagnare anche più di 3.000 euro netti al mese.

Rispetto all’anno scorso, in questa edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona c’è stato il 15% degli animali presenti in più, mentre si conferma il carattere internazionale della manifestazione. 26 i paesi stranieri rappresentati dalle delegazioni ufficiali oltre ai numerosi paesi presenti in vistia non ufficiale, tra cui gli ambasciatori di Guinea Equatoriale e Nigeria e il segretario di Stato del Kenya per la zootecnia. Le fiere danno appuntamento  all’anno prossimo, quando si aggiungerà un nuovo appuntamento di grande pregio e importanza: il “Cremona Agrinnovation”. Un’area espositiva e di incontro tra domanda e offerta nel settore dell’agri tech e della smart land che a partire dall’edizione 2020 arricchirà l’offerta dell’importante manifestazione fieristica cremonese.