CORONAVIRUS, LATTE PER CHI NE HA BISOGNO. 250 QUINTALI SMISTATI PRESSO CREMONAFIERE

Nessuno può farcela da solo, l’Italia si rialzerà mettendo insieme le proprie forze. Non abbiamo mai smesso di ripeterlo dalla fine di febbraio, da quando il Made in Italy è stato messo in discussione in tutto il mondo. Lo stesso Made in Italy che oggi chiama a raccolta le sue forze migliori, i prodotti che hanno fatto dell’export i punti cardine dell’economia del Paese. Con questo spirito arriva da Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e la sua sezione Latte l’iniziativa di dare un contributo coinvolgendo importanti aziende del territorio. In accordo con l’assessore regionale Fabio Rolfi i produttori di latte e quattro caseifici metteranno a disposizione 250 quintali di latte a lunga conservazione per i pacchi che i Comuni sono chiamati a preparare e distribuire per le famiglie in difficoltà. Gli allevatori della Libera insieme a Latteria Soresina, Granarolo, è più Padania Alimenti di Casalmaggiore e Bonizzi di Soncino vogliono dare il loro aiuto a chi oggi ha più bisogno. Importante anche il contributo tecnico-logistico di Socar e Freddi Servizi.

«Ringrazio la Libera Latte, tutti gli allevatori, le latterie e CremonaFiere che hanno contribuito a questa iniziativa- dichiara l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi-. Ancora una volta gli agricoltori e gli attori della filiera agroalimentare dimostrano di avere a cuore il proprio territorio e di impegnarsi per il sociale e per le esigenze della popolazione. In questo contesto il centro fieristico di CremonaFiere diventa ancora più emblematico ed essenziale per il territorio cremonese che, pure in questo momento di difficoltà, non si è mai fermato e ha continuato a lavorare, tra mille difficoltà, per garantire il cibo sulle tavole degli italiani. La Regione Lombardia non dimenticherà questo impegno. Nel frattempo per dare una mano ai nostri allevatori ho chiesto ai sindaci lombardi di utilizzare il fondo alimentare stanziato dal governo per acquistare prodotti agroalimentari del territorio».

La logistica sarà organizzata e predisposta grazie alla disponibilità di CremonaFiere, che del latte ha fatto il protagonista indiscusso alla Fiera Internazionale del Bovino da Latte che quest’anno ospiterà dal 28 al 31 ottobre. «Si tratta del più importante palcoscenico fieristico dedicato al settore lattiero-caseario – commenta Massimo De Bellis, Direttore di CremonaFiere – che mai come quest’anno saprà offrire approfondimenti scientifici e confronti commerciali indispensabili per raccogliere le sfide competitive che si presenteranno quando l’emergenza sanitaria legata al coronavirus sarà superata. Un ulteriore motivo per non mancare al più importante appuntamento nazionale zootecnico annuale e tra i più prestigiosi a livello internazionale, legato alla specificità di un territorio che da sempre rappresenta il cuore pulsante dell’allevamento delle bovine da latte».

«La pandemia proseguirà ancora non si sa fino a quando e serve il contributo di ognuno di noi  visto il momento delicato per il Paese- dichiara  Riccardo Crotti, presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi-. Noi non ci siamo mai fermati e abbiamo pensato a quest’iniziativa perché il latte è un alimento di prima necessità e non potendo approvvigionarsi quotidianamente provvederemo noi ad arrivare dalle famiglie che ne hanno maggiore necessità».