LA RIPARTENZA DEL SISTEMA FIERISTICO: CREMONAFIERE RIPARTE, MA LA SFIDA RIMANE IMPORTANTE

Nel 2020 il settore fieristico aveva registrato una perdita di fatturato media dell’80%, ma questo non ha intaccato la tenacia di Cremonafiere che oltre ad investire sui prodotti storici ha rilanciato con nuove attività.

Cremona, 29  aprile 2022 – Il sistema fieristico italiano è ancora gravemente provato dalle perdite del 2020 e dall’attuale ridotta redditività del settore, ben lontana dai tempi pre-pandemia, ma il Consiglio di Amministrazione di CremonaFiere non si è fermato, anzi ha rilanciato con forza e coraggio per invertire la rotta e cogliere le opportunità del mercato. Il ruolo delle fiere è quello di rappresentare i propri mercati, di sviluppare business per le aziende e gli  operatori di riferimento, di fornire e consolidare gli asset del proprio territorio che diventano asset strategici nazionali quando la fiera è di carattere internazionale. Consapevoli di questo ruolo il board di CremonaFiere e tutto lo staff operativo si sono adoperati per raggiungere obiettivi che potevano sembrare impossibili all’inizio del 2021.

Già nel 2020 CremonaFiere aveva predisposto un ambizioso quanto articolato e complesso piano di sviluppo che l’assemblea dei soci ha approvato a giugno 2021. Da quel momento il Consiglio di Amministrazione e lo staff della fiera hanno lavorato alacremente per centrare i primi obiettivi i cui risultati sono stati illustrati oggi all’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio 2021. Il Bilancio, approvato oggi all’unanimità, chiude con un utile di 614 mila euro, ammortamenti per 602 mila euro, ed un fatturato caratteristico pari al 64% del periodo pre-pandemia, dato quest’ultimo tutt’altro che scontato anche considerando che gli eventi autunnali hanno dovuto fare i conti con gli effetti limitanti delle restrizioni sanitarie e delle incertezze internazionali.

Ulteriore nota particolarmente significativa è l’aumento dell’utilizzo delle strutture e della diversificazione delle attività che, coerentemente con il piano di sviluppo, sono andate dall’inserimento di nuovi appuntamenti (+15 rispetto al secondo semestre 2019) all’utilizzo del quartiere anche per eventi non solo fieristici (spettacoli, eventi privati e sportivi), dall’adeguamento delle strutture alla riformulazione dei format fieristici. Ma Cremonafiere non si è limitata a questo, nel 2021 ha interpretato fino in fondo anche il suo ruolo sociale all’interno della comunità locale rimettendosi a disposizione come HUB vaccinale.

Aver predisposto tempestivamente il Piano di Sviluppo ed aver perseguito da subito gli obiettivi posti è stato fondamentale sia per ottenere i risultati descritti dal bilancio sia per gettare le basi per la ripresa -dichiara Roberto Biloni, Presidente di CremonaFiere-. Il bilancio 2021 è chiaramente fortemente condizionato dai ristori che sono stati fondamentali, che però sarebbero stati inefficaci se non avessimo rilanciato con nuove iniziative, con nuovi format, con un rinnovato concetto fieristico. Tutti aspetti fin da subito condivisi dal Consiglio d’Amministrazione, sostenuti dalle istituzioni e dai soci. Ma le buone idee non bastano, bisogna anche essere in grado di metterle in pratica e la struttura dei nostri uffici ha dimostrato di avere tutte le capacità per reagire anche nei momenti di difficoltà. L’impostazione del Consiglio d’Amministrazione è stata di totale apertura e coinvolgimento a partire dai soci. Ora guardiamo al futuro. Sarà importante per la ripresa continuare in questa direzione con il contributo anche operativo e di coinvolgimento dei soci e delle istituzioni.”.

L’organizzazione degli eventi 2021 è stata oltremodo complicata e incerta fino all’ultimo momento a causa del continuo evolversi della situazione pandemica amplificando le problematiche per gli eventi internazionali. Quest’anno abbiamo dovuto rinnovare i nostri format e soprattutto comprimere drammaticamente i tempi organizzativi, basti pensare che abbiamo dovuto concentrare in qualche mese il lavoro normalmente svolto in un anno. La struttura degli uffici ha reagito egregiamente dimostrando di saper dominare sia l’innovazione sia l’incredibile pressione lavorativa che si è creata a seguito dell’aumento degli eventi che abbiamo organizzato e ospitato, delle complicazioni organizzative causate dalla pandemia, dalla sovrapposizione delle attività causate dal calendario fieristico compresso in pochi mesidichiara Massimo De Bellis, direttore Generale di CremonaFiere –. Non dimentichiamo poi che tutti questi aspetti si amplificano data l’internazionalità degli eventi di cui Cremonafiere è proprietaria e organizzatrice diretta. Ovviamente non possiamo fermarci e se da un lato stiamo progettando nuove e sempre più importanti attività internazionali, dall’altro stiamo programmando per il 2022 anche nuovi eventi. Quest’anno avremo dieci nuovi appuntamenti rispetto al 2019.